De Curtis Ernesto

( 1938)

Capelli lunghi e neri, baffetti arricciati, sguardo fatale, cappello sulle ventitrè;, sigaretta in bilico sul labbro inferiore, poneva le mani sulla tastiera del piano, in Casa Bideri, suo editore, e scriveva brani come 'Torna a Surriento' o 'Voce 'e notte'.
Compì i suoi studi di pianoforte e composizione al Conservatorio di San Pietro a Maiella a Napoli. Appartenente ad una famiglia di artisti - suo fratello Gian Battista era pittore e poeta, trovò terreno fertile per le sue attitudini, e il successo arrivò sin dalle prime composizioni.
In un trentennio di attività ha scritto centinaia di canzoni d'ogni specie, romanze da salotto, colonne sonore di films, grandi canzoni napoletane.
I suoi interpreti più fedeli, Beniamino Gigli ed Enrico Caruso, tennero a battesimo sue romanze e canzoni come 'Lusinga' e 'Non ti scordar di me'
Negli anni 1910-1920 De Curtis allestì e diresse concerti di musica italiana in America con i più grandi artisti lirici del momento: fu un trionfo. Al Metropolitan la coppia Beniamino Gigli - Ernesto De Curtis è chiamata più volte alla ribalta per cantare i grandi successi di musica napoletana.
I suoi successi hanno camminato per il mondo, al suo fianco, instancabile, l'editore Ferdinando  Bideri che credeva fermamente nel suo genio artistico.
Tra i suoi innumerevoli successi citiamo Torna a Surriento,A Surrentina, Voce 'e notte, Sora mia, Lucia Lucì , Autunno, So nnammurato e te, Canzone e Napule, A guerra, Tu ca nun chiagne, Canta pe mme.